DiCinema: la nuova Hollywood
Il voyeurismo maschile ha sempre imposto, come “segno di riconoscimento”, quei valori dati da una sobrietà di stile e genere cinematografico applicabili a chi, nel nome di quella maschilità di provato “sciupafemmine”, ne ha sempre fatto buon uso e ricavato non meno di taciti consensi nel vasto pubblico femminile. Rispolverando una generazione hollywoodiana che attinge in quell’arco di tempo che annovera nomi del calibro di Tyrone Power e Clarck Gable, oggi possiamo riflettere una vasta pletora di nomi che hanno rilanciato e mantenuto (nel bene e nel male) il clichè voluto dal virilismo d’elite. Antonio Banderas, supportato dai natali DOC, è indubbiamente un araldo di tutto rispetto nella nuova casta di “machi” d’esportazione che hanno saputo imporre il proprio talento uscendo dalla “ristretta” cerchia nazionalpopolare. Battezzato dal regista pop Pedro Almodòvar, autentico pigmalione di numerosi nuovi talenti femminili (da Carmen Maura a Maria Barranco), lo stesso esordio ribadisce un sodalizio di tutto rispetto con il regista ispanico, passando quindi da Labirinto di Passioni a Matador (precursore del Basic instinct di Paul Verhoeven), intercalati da pellicole uscite nel circuito nazionale spagnolo che hanno preparato il rilancio di un vero e proprio fenomeno cult postmoderno nel Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Per rivalutare il lancio dell’attore nel panorama hollywoodiano dobbiamo passare dal fim documentario A letto con Madonna per arrivare a I Re del Mambo (The Mambo Kings) diretto da Arne Glimcher, in coppia con Armand Assante, con il pregio di autentico debutto nelle doti artistiche di vero musicista, riproposte nel più recente Desperado di Robert Rodriguez (di nota l’incursione in veste d’attore di Quentin Tarantino, non ultima con lo stesso regista). Da qui, l’ascesa di Banderas come vero astro da protagonista, passando da La Casa degli Spiriti (coproduzione tedesca/danese/portoghese) diretto da Bille August e tratto dall’omonimo romanzo di Isabel Allende (Jeremy Irons, Meryl Streep e Winona Ryder tra i protagonisti) per approdare al successo firmato Jonathan Demme, Philadelphia, coprotagonista assieme al premio Oscar Tom Hanks, successo abilmente prefabbricato sul fenomeno dell’AIDS, rivestito da una sofisticata commercializzazione stereotipata sul tema dell’omosessualità (ciliegina sulla torta la hit di Bruce Springsteen, secondo Oscar del film come migliore canzone). Le successive prove diventano successi riconfermando D’Amore e ombra (regia di Betty Kaplan sul romanzo di Isabel Allende) e Intervista col vampiro di Neil Jordan (Crousie e Pitt protagonisti di una rivisitazione barocca del culto del Nosferatu) la consacrazione di un affidabile interprete a cui rivolgere attenzioni sempre maggiori. Incursioni nella felice commedia hollywoodiana riportano Banderas ai fasti degli esordi, “sfarzosamente” rivestiti dal regista Fernando Trueba, affidandosi ad un cast “all in USA” , nel suo Two much – Uno di troppo, tra cui spiccano Melanie Griffith (set galeotto tra i due, dalla cui unione nasce la figlia Stella del Carmen), Daryl Hannah, Joan Cusack e Danny Aiello a compendio di una godibile e saporita commedia senza difetti. Il ruolo di un visionario ribelle di nome Che Guevara nell’opera rock Evita diretta da Alan Parker (ultimo musical “ufficiale”, dopo Jesus Christ superstar, Rocky horror picture show e The Wall), al fianco di Madonna nel ruolo di Evita Peron, e il ruolo della volpe ne La maschera di Zorro di Martin Campbell consacrano definitivamente Banderas come vera star di un cinema che sa riproporre rilanci e riconferme affidate al vero talento e al puro piacere di un cinema consacrato alla tradizione. Da citare, infine, le riprese della saga “made in mexico” firmata da Robert Rodriguez nel C’era una volta in Messico (Johnny Depp e Salma Heyek a saldo dei precedenti Desperado e El Mariachi) e il sequel La leggenda di Zorro, sempre al fianco di Catherine Zeta-Jones, nonchè le felici prove di doppiaggio nella saga firmata DreamWorks dell’Orco verde Shrek, nel ruolo del Gatto con gli stivali.
Di seguito, tutti i film interpretati dall’attore: